Il sigillo del Politecnico di Bari riporta sullo sfondo la pianta di Castel del Monte, simbolo della Puglia dal XIII secolo.Questo monumento, come è noto, rappresenta il punto d'incontro di un insieme di componenti culturali: bizantine, arabe, romane, nordiche, che ruotavano tutte intorno alla complessa figura di Federico II di Svevia, il quale, animato da una forte ansia di sapere, seppe riunire alla sua corte uomini di cultura di ogni corrente del suo tempo. E un Politecnico, come struttura universitaria della creazione del sapere e della sua trasmissione, non può non ispirarsi a tale visione culturale fortemente integrata.

Campeggia al centro del sigillo un leone bicorporato con la testa che guarda l'altare della cripta della Basilica di San Nicola. 

“De remi facemmo ali” è il motto. Il richiamo al verso dantesco ben sintetizza la consapevolezza di essere al crocevia fra un passato pregno di storia e cultura e un futuro già delineato, ma ancora inesplorato.

La potenza evocativa dei versi danteschi, in cui Ulisse convince i compagni a proseguire il viaggio, esalta l'ansia insopprimibile di volare verso il cielo e la perfezione, ideali di cui il Politecnico si fa portatore.