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RUTDa.AIM.DICAR.19.21

Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design
N. posti
1
Settore scientifico-disciplinare
ICAR/19 – Restauro
Settore Concorsuale
08/E2 – Restauro e storia dell'architettura
n. Gazzetta Ufficiale - 4 Serie Speciale "Concorsi ed Esami"
n. 102 del 27/12/2019
Data scadenza per la presentazione della domanda

Sono ammessi a partecipare alla procedura selettiva di cui all’art. 1 i candidati in possesso del titolo di dottore di ricerca, conseguito da non oltre quattro anni alla data del 27 febbraio 2018 (data di discussione della tesi non antecedente al 27 febbraio 2014, fatto salvo quanto previsto dal successivo comma 2).

Ai fini del computo degli anni dal conseguimento del dottorato si terrà conto ddell’aspettativa obbligatoria per maternità o malattia, fino a un massimo di 10 mesi.

I titoli conseguiti presso Istituzioni estere sono utili ai fini dell’ammissione alla presente procedura ove riconosciuti dal MIUR secondo la normativa vigente. In particolare, in caso di dottorato conseguito all’estero, è necessario allegare, a pena di esclusione, il decreto di equipollenza con il titolo di dottore di ricerca dell’ordinamento universitario italiano rilasciato ai sensi dell’art. 74 del D.P.R. n. 382/1980 o la determina di equivalenza del titolo estero a quello italiano rilasciata ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. n. 165/2001. Nelle more del rilascio, da parte degli organi preposti, della sola determina di equivalenza è possibile produrre la ricevuta di avvenuta consegna dell’istanza di richiesta della stessa.

I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del bando, pena l’esclusione dalla procedura.

Non sono ammessi coloro che hanno in essere o che hanno avuto contratti in qualità di assegnista di ricerca e di ricercatore a tempo determinato ai sensi degli articoli 22 e 24 della Legge 240/2010 presso il Politecnico di Bari o altri atenei italiani, statali, non statali o telematici, nonché presso enti di cui al comma 1 dell’art. 22 della medesima Legge, per un periodo che, sommato alla durata prevista dal contratto messo a bando, superi complessivamente i 12 anni, anche non continuativi. Ai fini della durata dei predetti rapporti non rilevano i periodi trascorsi in aspettativa per maternità o per motivi di salute secondo la normativa vigente.

Sono esclusi dalla possibilità di partecipare alla presente procedura selettiva i soggetti già assunti a tempo indeterminato come professori universitari di prima e seconda fascia ovvero come ricercatori universitari, ancorchè cessati dal servizio.

Non possono, altresì, partecipare coloro che abbiano un grado di parentela o di affinità, fino al quarto grado compreso, con un professore appartenente al Dipartimento che effettuerà la chiamata, ovvero con il Rettore, il Direttore Generale, un componente del Consiglio di Amministrazione, secondo quanto previsto dall’art. 18, comma 1, lettere b) e c) della Legge 240/2010.

Inoltre, non possono partecipare alla presente procedura selettiva:

  1. coloro che siano esclusi dal godimento dei diritti civili e politici;
  2. coloro che non possiedano l’idoneità fisica all’impiego;
  3. coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
  4. coloro che siano stati dichiarati decaduti da altro impiego statale, ai sensi dell’art. 127, lettera d), del D.P.R. 10/01/1957, n. 3.

Il rapporto di lavoro subordinato di ricercatore a tempo determinato, di cui al presente bando, è incompatibile con:

  • la titolarità di assegni di ricerca anche presso altri Atenei;
  • la titolarità di contratti di insegnamento universitari;
  • la frequenza di corsi di dottorato di ricerca con borsa, in Italia o all’estero;
  • qualsiasi altro rapporto di lavoro subordinato presso soggetti pubblici e privati, salvo quanto disposto dall’art. 24, c. 9 bis, Legge n. 240/2010.
Specifiche funzioni che il professore è chiamato a svolgere

Nome progetto

Anastilosi e integrazione dei monumenti antichi.
Studio di una procedura per il restauro sostenibile dei monumenti in pietra

Anastylosis and integration of ancient monuments.

Study of a procedure for the sustainable restoration of stone monuments

Idea progettuale

L’anastilosi dell’antico ha avuto nel tempo alterne fortune.

Dal fervore sviluppatosi durante le grandi campagne restaurative condotte dagli architetti e archeologi italiani tra gli anni Venti e Quaranta in Italia e nelle Colonie (Libia, Albania, Dodecaneso), alle preclusioni degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, sino alle più recenti riprese del tema, perseguite ora sull’onda di suggestioni turistiche ora drammaticamente legate ad eventi catastrofici e imprevedibili, come terremoti o distruzioni belliche (es. Libia, Siria) che ne hanno compromesso la memoria storica.

A questo sintetico profilo diacronico fa riscontro un altrettanto critico quadro conservativo del Cultural Heritage, e in particolare dei monumenti in pietra, determinato dal ciclo di vita ormai in scadenza del cemento armato, materiale ampiamente usato nei restauri del Novecento, impiegato per l’integrazione e il consolidamento strutturale.

L’introduzione di armatura metallica nei sistemi trilitici originari ha infatti generato processi di degrado incontrollabili, con danni irreversibili all’immagine del Patrimonio Culturale. Una minaccia incombente, quella del deterioramento figurativo e strutturale, che interessa i più importanti siti archeologici del Mediterraneo e dell’Italia meridionale - come confermano gli episodi di crollo sempre più frequenti a Pompei e gli innumerevoli interventi di messa in sicurezza presso le aree archeologiche di Selinunte e Agrigento, e non solo, a cui fa riscontro un preoccupante ritardo metodologico e procedurale del nostro Paese.
Infatti, sia il sistema della ricerca, sia dell’impresa, tranne rare eccezioni, contrasta con quanto nel frattempo si è andato realizzando in Grecia, dove Istituti di ricerca altamente qualificati, a carattere interdisciplinare, come l’YSMA (The Acropolis Restoration Service) hanno indirizzato le scelte progettuali dei restauri dell’Acropoli verso i criteri di reversibilità e compatibilità materica.

È in questo panorama che si inserisce la proposta di ricerca del DICAR sull’anastilosi, con lo scopo di indagare nodi critici e insoluti, come la riproducibilità, la replica e l’integrazione di frammenti architettonici o scultorei, per mezzo di sistemi tecnologici di rilievo laser 3D, modellazione parametrica CAD e prototipazione numerica (CNC), adattando le dinamiche di processo alle specifiche esigenze della conservazione e della sostenibilità produttiva in Italia.


The anastylosis of ancient monuments had mixed fortunes over time. From the enthusiasm marking the great restoration campaigns led by the Italian architects and archaeologists between the twenties and the forties in Italy and in the colonies (Libya, Albania, Dodecanese), up to the foreclosures of the sixties and seventies of the XX century, until the more recent rediscovery, currently pursued mainly for touristic purposes and sometimes dramatically connected to catastrophic and unpredictable events, such as earthquakes and war destructions (e.g. Libya, Syria) that compromised the historical memory of the monuments.

This brief diachronic development matches a problematic preservation strategy for the Cultural Heritage, especially when it comes to stone monuments. Such a strategy is caused by the progressive abandonment of the reinforced concrete, which was largely used in the XX century, to integrate the monuments’ missing parts and for their structural consolidation.

The introduction of a metal frame in the original trilithic systems in fact resulted in an uncontrollable deterioration of the ancient structures, causing irreversible damages to the Cultural Heritage. The structural and visive corrosion of the monuments stands as a looming treat, that affects some of the most relevant archaeological sites of the Mediterranean basin and of South Italy – as coherently confirmed by the always increasing number of collapses at Pompei and by the many interventions required for securing the archaeological areas of Selinus and Agrigentum, for instance. Besides all this, an alarming lateness in the development of efficient methodologies distinguishes our country.

In fact, both the research sector and the enterprise one, except for rare cases, do not take into account what has been done in Greece, where qualifies research institutes, such as the YSMA (The Acropolis Restoration Service) planned the restorations of the Athenian Acropolis in accordance with the principles of reversibility and material compatibility.

The research proposal on the anastylosis of the DICAR is framed in this scenario, with the aim to investigate critical and unsolved aspects, such as the issue of the reproducibility, the replicability and the integration of architectural and sculptural fragments, through technological system of laser 3D survey, CAD modelling and CNC prototyping, by adapting the process dynamics to the specific needs of conservation and productive sustainability in Italy. 

Campo principale di ricerca (coincidente con l’idea progettuale assegnata)

Architettura antica

Ancient architecture

Sottocampo di ricerca

Storia e Restauro dell’Architettura Antica

History and Restoration of Ancient Architecture

Dettagli dell’impegno di ricerca (obiettivi della produttività scientifica e relative caratteristiche qualitative)

Studio di procedure di intervento sull’architettura antica soggetta a interventi di anastilosi. Pubblicazione dei risultati della ricerca anche in ambiti internazionali, tramite la produzione di articoli scientifici e monografie, attinenti ai temi del progetto. Partecipazione a conferenze nazionali e internazionali. Collaborazioni alla progettazione ed esecuzione di eventuali soluzioni applicative nell’ambito del progetto di ricerca.

Study of methodologies for the intervention over ancient architectures that underwent anastylosis actions. Publication of the results of the research through scientific articles and monographs, pertaining the topics of the project. Participation to national and international conferences. Collaboration to the planning and to the implementation of practical solutions, within the frame of the research project.

Dettagli dell’impegno didattico

Assegnazione di min.6 CFU in insegnamenti afferenti il settore concorsuale, secondo le esigenze di copertura dell’offerta didattica.

Assignment of a minimum of 6 “Credits” (Italian University student evaluation system, hereinafter referred to as CFU) of teaching in the relevant scientific sector, according to the needs of the educational offer.

Attività di didattica e di didattica integrativa:

Supporto alla didattica presso il corso di Restauro del CdLM in Architettura; cotutoraggio e supporto alla didattica di III livello nei corsi di Dottorato “Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio” e della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio; seminari; workshop.

Teaching support in the course of Restoration of the Degree Course in Architecture; co-tutoring and support for III level teaching in the PhD courses "Design for Heritage: Knowledge and Innovation" and of the School of Specialization in Architectural Heritage and Landscape; seminars; workshops.

 

 

Competenze richieste

Il candidato dovrà avere appropriata esperienza scientifica, attestata dai titoli e dalle pubblicazioni scientifiche del settore, da cui si valuterà: (1) capacità critico/interpretativa rispetto ai temi del restauro dell’antico e della storia del restauro; (2) capacità critico/interpretativa nella lettura storica dell’architettura e delle tecniche costruttive antiche; (3) conoscenza delle tecniche e metodologie del restauro e dell’integrazione lapidea; (4) conoscenza delle tecniche e metodologie di processi avanzati per l’integrazione e il restauro dei monumenti (modellazione CAD-CAM, programmazione CNC); (5) esperienze in attività di studio, ricerca e professionali nell’ambito della conservazione del patrimonio monumentale in pietra; (6) esperienze in attività di studio e ricerca in Italia e all’estero nell’ambito storico architettonico e archeologico.

The candidate must have appropriate scientific experience, attested by qualifications and scientific publications in the pertaining sector, from which will be evaluated: (1) critical/interpretative ability in understanding the themes connected to the restoration of ancient monuments and the history of restoration; (2) critical/interpretative ability in reading ancient architecture and ancient building techniques; (3) knowledge of the techniques and methodologies applicable to restoration and stone integration; (4) knowledge of the techniques and methodologies for the integration and the restoration of ancient monuments (CAD-CAM modelling, CNC prototyping); (5) professional and research experiences in the field of the preservation of the stone Cultural Heritage (6) study and research experiences in Italy and abroad in the historical-architectural and archaeological sector.

Esperienze di ricerca richieste

Il candidato dovrà dimostrare di avere comprovata capacità a sviluppare ricerca multidisciplinare anche in ambito internazionale.

The candidate must demonstrate proven capacity to develop multidisciplinary research also at an international level.

Competenze informatiche richieste

Abilità informatiche relative alla modellazione 3D, CAD-CAM e progettazione CNC.

Computer skills related to 3D, CAD-CAM modelling and CNC prototyping.

Servizio agli studenti

Abilità relazionali, assistenza ai Corsi e alle Tesi.

Relational skills, assistance to Courses and Thesis.

 
Numero massimo di pubblicazioni
12
Lingua richiesta

Lingua: Inglese L’accertamento di conoscenza della lingua inglese avverrà sulla base delle pubblicazioni scientifiche redatte in lingua inglese. La Commissione potrà, eventualmente, accertare il grado di conoscenza della lingua inglese anche mediante colloquio in presenza.

Language: English The evaluation of the knowledge level of the English language will be conducted on the basis of the scientific publications written in English language. If necessary, the evaluation committee can assess the capability to speak in English through an oral examination.

Bando e domanda di partecipazione
Criteri di massima e verbali
Allegato Dimensione
verbale_n.1_rutda.aim_.dicar_.19.21.pdf (1.06 MB) 1.06 MB
Responsabile del procedimento
Dell’Olio Michele
Contatti (tel. e e-mail)

tel. 080-5962585

e-mail: michele.dellolio@poliba.it

Giuseppe Giancaspro – tel. 0805962147 – e-mail giuseppe.giancaspro@poliba.it;

Anna Vasylchenko – tel. 0805962589 – e-mail anna.vasylchenko@poliba.it

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